L'esame viene eseguito generalmente in posizione supina con la testa estesa in modo da esporre il tratto maggiore possibile di cute che copre l'arteria alla valutazione dell'esaminatore. Una sonda, che svolge la doppia funzione di produrre gli ultrasuoni e raccoglierne gli echi prodotti dai tessuti sottostanti, viene appoggiata sulla cute; l'uso di un gel evita che l'aria si interponga fra pelle e sonda riducendo le possibilità di una diagnosi accurata. La durata dell'esame è di 15-20 minuti circa fatta eccezione per alcune situazioni particolari che richiedono tempi più lunghi.
L'esame ha ormai acquisito una autonomia diagnostica tale da consentire in alcune situazioni di porre non solo diagnosi di stenosi carotidea ma anche di determinarne l'entità con precisione.
2) Ecodoppler delle arterie degli arti inferiori La diagnostica delle malattie delle arterie degli arti inferiori si basa sull’esame clinico che comprende in primis un’accurata anamnesi con la valutazione dei sintomi lamentati dal paziente e delle caratteristiche della deambulazione, in particolare l’autonomia di marcia. In secondo luogo l’esame obiettivo consente di valutare la validità dei polsi periferici o la presenza di eventuali alterazioni degli stessi sia a riposo che mediante test provocativi (es. test di Ratschow o test di Allen). Sulla base di questi rilievi è possibile considerare la necessità ed opportunità di eseguire un approfondimento mediante controllo con ecocolordoppler. L’ecocolordoppler si è imposto come la tecnica non invasiva principale per le decisioni diagnostiche di routine dal momento che può fornire un dato molto preciso sullo stato della circolazione in assenza di effetti collaterali ed in modo assolutamente innocuo. L’esame è ripetibile nel tempo e consente di controllare di volta in volta lo stato effettivo della situazione circolatoria ed eventuali variazioni nel tempo. Le principali indicazioni dell’ecocolordoppler sono la valutazione dell’arteriopatia obliterante periferica, e di tutte le patologie che determinano stenosi od occlusione dei vasi (morbo di Buerger, vasculiti etc.).
E’ inoltre utile eseguire il follow up dei pazienti che hanno affrontato interventi di chirurgia vascolare (bypass, endoarteriectomia, fistola emodialitica). L’esame inizia a livello pelvico: vengono valutati in serie l’arteria iliaca esterna, l’arteria femorale comune, l’arteria femorale superficiale, l’arteria femorale profonda, l’arteria poplitea, l’arteria tibiale anteriore con il suo ramo terminale arteria pedidia, l’arteria tibiale posteriore e la peroniera. Una regione vascolare importante è la biforcazione dell’arteria femorale comune dal momento che è sede elettiva di lesioni aterosclerotiche in caso di arteriopatia obliterante periferica. Molto frequenti sono inoltre stenosi ed occlusioni che interessano il territorio dell’arteria femorale superficiale nel passaggio della stessa all’interno del canale degli adduttori o canale di Hunter. Nel caso di pazienti affetti da arteriopatia secondaria a diabete mellito riveste estrema importanza l’analisi dei flussi sanguigni a livello dei rami terminali essendo questi ultimi più spesso interessati dalla microangiopatia diabetica.
3) Ecodoppler delle vene degli arti inferiori
Lo studio delle vene e della patologia venosa rappresenta forse il campo di applicazione più interessante, affascinante e completo dell’eco-doppler e del color-Doppler. In nessun altro campo di applicazione è altrettanto importante la conoscenza e l’utilizzo contemporaneo dei vari moduli che costituiscono il sistema diagnostico: il modulo ecografico per lo studio morfologico delle pareti venose, delle valvole venose del trombo nelle sue fasi evolutive, delle varianti anatomiche, delle strutture perivenose che possono modificare la normale fisiologia del ritorno ematico; il Doppler pulsato per la valutazione qualitativa e talvolta quantitativa del flusso ematico, col riconoscimento dei flussi continui nei circoli collaterali, dei flussi pulsanti nelle iperstomie artero-venose, dei flussi fasici con l’attività respiratoria, o fasici con l’attività cardiaca in varie condizioni morbose indirettamente coinvolgenti le vene in esame; il color-doppler col quale è possibile esplorare direttamente tutto il circolo venoso profondo e superficiale ottenendo una immagine anatomica di flusso che facilita il riconoscimento delle strutture venose in aree eco graficamente difficili come l’addome, o le vene muscolari e tronculari profonde della gamba, o le variazioni anatomiche che rappresentano spesso una sorpresa diagnostica.
L’eco-doppler delle vene degli arti inferiori è indicato nella diagnostica dell'insufficienza venosa, una delle principali cause delle varici (dilatazioni) degli arti inferiori, delle flebiti (infiammazioni delle vene), e nella diagnosi delle trombosi venose (occlusioni delle vene) e delle tromboflebiti (occlusioni delle vene associate a infiammazione). La trombosi può colpire le vene superficiali (tromboflebite superficiale) o le vene profonde (trombosi venosa profonda). Una trombosi venosa protratta nel tempo può causare insufficienza venosa cronica con edema, dolore, pigmentazione cutanea da stasi, dermatite da stasi e ulcere da stasi. La trombosi è quasi sempre accompagnata da flebite, cosicché i termini trombosi e tromboflebite vengono usati in maniera intercambiabile. La trombosi può verificarsi a causa di anomalie della coagulazione che possono essere familiari o correlate a una sottostante neoplasia. La trombosi venosa profonda può passare inosservate nei casi minori, ma può anche dare luogo precocemente ad una complicanza talvolta fatale: l’embolia polmonare. La Trombosi Venosa Profonda è dovuta alla formazione di un coagulo di sangue (trombo) in una vena del sistema profondo. Il coagulo occlude la vena del tutto o in parte e provoca un ostacolo alla normale circolazione venosa, con conseguente aumento della pressione venosa della zona.
Questo provoca dolore della zona interessata per il processo ostruttivo che ne consegue, e gonfiore legato all'edema da stasi . Vi può essere anche un aumento di temperatura della gamba, la pelle può apparire cianotica, le vene superficiali possono essere più visibili.
Questi sintomi possono essere molto evidenti se la trombosi è estesa e se colpisce vene molto importanti. In questi casi tutto l'arto inferiore può presentarsi edematoso e "pesante".
Ma i sintomi possono essere anche minimi o, addirittura assenti, se la trombosi è parziale o su vene secondarie.
L’eco-doppler venoso degli arti inferiori consente la diagnosi precoce di Trombosi Venosa e, quindi, la tempestiva terapia, che può essere medica (terapia anticoagulante, compressione con calze elastiche) o, nei casi più complessi e rischiosi, chirurgica.